11/09/11

Pochi giorni fa mi giunge notizia: la piccola osteria Mithos si allarga e diventa bistrot, spostandosi di circa 50m dal suo luogo originario per insediarsi in uno spazio più grande. Che fare? Beh, bisogna provarla. Cena per 6 prenotata di domenica sera, il giorno dopo l'inaugurazione.
Arriviamo con molto entusiasmo, memori dei passati fasti, e ci sediamo ad un bel tavolo vicino ad una delle tante vetrate che danno sulla piazza di fronte (Piazza Scipione Ammirato). L'ambiente è decisamente cambiato: il locale ha preso una svolta più chic e ricercata, è più illuminato e più grande. Bisogna dirlo, è un posto piacevole anzi, davvero bellino.
Peccato che la qualità della cucina sia calata in maniera inversamente proporzionale all'ambiente.
Andiamo ad enumerare.
Due antipasti Mithos (12€ l'uno), buoni ma nulla di speciale. Due cartocci di moscardini allo zenzero (8€ l'uno), insipidi. Tre primi: una amatriciana (9€), normale; un Gran pacchero dell'ammiraglio (misto di molluschi e gamberetti, 15€), un po' deludente; una pasta di kamut con ricotta di bufala e crema di melanzane (12€), quasi senza sapore. Due secondi: due pollo alle spezie con riso basmati (9€ l'uno), saporito; un maccarello con indivia (12€), sovrapprezzato. In più due bottiglie di acqua nepi ed un litro di bianco della casa (nella media), più tre caffè.
Conclusione: spesa eccessiva per un'esperienza al di sotto della media. Speriamo che sia solo perchè hanno riaperto da poco. Per il momento mi sento di non consigliarlo. Mi dispiace, perchè io quei moscardini al sugo ancora me li ricordo.

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